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Editore: Odoya
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788862884716
Data di pubblicazione: 31/05/2018
Numero pagine: 338
Traduttore: Grimaldi L.
Collana: Odoya library
Oleg Penkovskij: colonnello sovietico, membro del GRU, addetto ai servizi sovietici di spionaggio e pluridecorato al valore militare, angelo e demone al fianco di Stalin. Nei primi anni Sessanta, con l'inizio della Guerra Fredda, il colonnello Penkovskij, amareggiato dalla politica di Chruscëv, dalla continua minaccia di una guerra atomica e dalle condizioni pietose in cui versa il popolo, decide di ribellarsi: offre i suoi servigi di spia agli anglo-americani, condividendo con gli Stati nemici informazioni segretissime, a cui solo lui e pochi altri funzionari possono accedere. Quella di Penkovskij non è vanagloria ma una missione il cui fine ultimo è la libertà dell'Unione Sovietica. Nel 1963 Penkovskij viene scoperto e condannato a morte dopo un sommario processo. Lo si accusa di essere un arrivista in cerca di fama. Prima dell'arresto riesce a consegnare agli inglesi un ampio carteggio: i suoi diari. Dopo la pubblicazione, l'opinione pubblica finalmente si smuove e il "caso Penkovskij" raggiunge proporzioni fino allora insperate: le memorie di Penkovskij saranno studiate e commentate in tutto il mondo. Quest'opera non solo rappresenta il testamento spirituale dell'autore ma anche un avvincente affresco delle tecniche organizzative - del governo, dello spionaggio e del controspionaggio sovietici -, i progetti militari, le complesse situazioni diplomatiche, le incrostazioni aristocratiche che caratterizzarono l'Unione Sovietica post-staliniana.
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