Sinossi

"Io li ho stravolti i colori, li ho riassorbiti, li ho accoppiati, li ho smascherati, scaldati, ghiacciati,frullati, amati, odiati, condivisima mai divisi. Perché tutto qui unisce. Tutto unisce me a mio figlio Andrea. Me all'universo." Paola Ofelia Manghi, quarantenne, di origini emiliane e francesi, nasce dall'amore fra una pianista e un ingegnere. Ha vissuto a Reggio Emilia fino al 2007. Ora vive a Roma. La sua formazione intellettuale è poliedrica: un diploma al Conservatorio Musicale, un diploma scientifico, una laurea in Giurisprudenza e studi in Egittologia. Il suo percorso lavorativo è vario e continuo: dal lavoro come modella, al giornalismo e agli uffici legali, dall'assistenza di direzione e presidenza societarie, all'esperienza immobiliare e infine all'arte, come creatrice di mosaici e monili fatti a mano e unici. Il tutto affiancato sempre da una grande passione per il volontariato. Paola ferma la sua vita per quattro interminabili anni, durante la grave malattia di uno dei suoi due figli, Andrea. È da lì che inizia a concepire nel cuore questo libro, ma solo nel 2013 riesce a iniziarlo.