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Editore: Edizioni dell'Asino
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788863574180
Data di pubblicazione: 19/12/2022
Numero pagine: 124
Il titolo di questa piccola antologia, Moltitudine, solitudine, è firmato da Baudelaire ed è tratto da Le folle, un poemetto in prosa del 1861 ispirato dall'Uomo della folla di Poe. Wakefield, l'Uomo della folla e Bartleby sono personaggi assimilabili allo spettro evocato da Baudelaire, o quanto meno sono uomini inseguiti da creature dell'oscuro. I tre racconti sono esemplari della grandezza di tre fra i massimi scrittori dell'epoca e tuttavia marcano anche una sorta di anomalia, una tappa singolare nell'arco delle rispettive parabole creative. Mentre "uno spettro si aggira per l'Europa", lo spettro, l'incubo che si aggira invece sulle pagine dei romanzi e dei racconti scritti in quei decenni non è più la creatura d'oltretomba che infesta castelli aviti e dimore isolate nella brughiera: l'armamentario gotico che ha sostenuto la letteratura fantastica dalla fine del Settecento fino alla metà del secolo seguente sbiadisce per lasciare spazio a nuove paure, insinuate tra i muri sporchi degli slum, nei fumi delle fabbriche, nel coagularsi incessante di genti, merci e denaro lungo le vie metropolitane. Sono spettri inurbati, creature pallide di stenti e con i nervi a pezzi, macilente o dignitose ma sempre sull'orlo della disfatta; fanno da specchio ai timori e terrori più occulti dei concittadini tra i quali si aggirano, anche in pieno giorno.
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