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Editore: L'Asino d'Oro
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788864437422
Data di pubblicazione: 03/10/2025
Numero pagine: 454
Collana: Le gerle
L'Italia, per quasi due millenni, è stato l'unico paese del continente europeo a intrattenere relazioni dirette o indirette con il vasto impero cinese. Attraverso il continente eurasiatico, governato per secoli dall'impero cinese in Oriente e da quello romano e poi cristiano in Occidente, viaggiarono merci e notizie accendendo fantasia e curiosità reciproche. Assai poco giunsero i cinesi dalle nostre parti e fummo soprattutto noi ad andare a trovarli, comunque loro riuscirono a sapere di noi e noi di loro. In Cina, nel Trecento, arrivarono i viaggiatori europei, quasi tutti italiani, così come lo erano i missionari cristiani alla corte mongola. Mentre in Europa Marco Polo faceva sognare l'Occidente, la Cina invece si appassionava solo per un maestoso cavallo nero giunto da Napoli. Furono in seguito i missionari gesuiti, anch'essi italiani, a far conoscere in Cina la nascente scienza rinascimentale, poi toccò alla letteratura e alla storia risorgimentale italiana alimentare la passione dei primi riformatori cinesi. Il volume racconta per la prima volta questa storia dal punto di vista degli studiosi cinesi: siamo noi l'oggetto di interesse e non loro, in una sorta di esotismo al contrario che rivela punti di vista sorprendenti sulle relazioni fra la Cina e l'Italia.
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