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Editore: DeriveApprodi
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788865480694
Data di pubblicazione: 27/03/2013
Numero pagine: 512
Collana: Habitus
"La cucina impudica", "La cuoca di Buenaventura Durruti", "La cuoca rossa" sono tre "diari", redatti rispettivamente a Parigi a cavallo tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso; a Barcellona durante la guerra civile spagnola; al Bauhaus tedesco durante la Repubblica di Weimar. Le autrici sono una cocotte parigina, una militante anarchica della Colonna Durruti, un'allieva della scuola d'arte tedesca e membro di una cellula spartachista. Nei tre "diari" le autrici restano anonime, pur rivelando molto altro della propria biografia, della propria cultura, della propria vita. Alternano aneddoti e ricordi; riferiscono di discussioni e pettegolezzi, di incontri amorosi e relazioni politiche, di balli mascherati e azioni di sabotaggio, di letture poetiche e lezioni sul colore, di vernissage e volantinaggi, di concerti mondani e scampagnate; passano al vaglio opere letterarie e teorie sociali; accennano a incontri con musicisti, pittori, scrittori, commediografi, registi, rivoluzionari di varia fama; e tra un tassello di vita e un altro trascrivono una ricetta. Ed è appunto al genere del "ricettario" che appartiene la prosa delle tre cuoche. Un ricettario del Novecento europeo, che tra liste di ingredienti, metodi di cottura, salse, condimenti, laccature e guarnizioni parla la lingua dalla quale proviene: quella del desiderio di libertà e di godimento. Perché questo dimostrano i "diari" delle tre anonime.
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