Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
Editore: DeriveApprodi
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788865481097
Data di pubblicazione: 26/11/2014
Numero pagine: 380
Collana: DeriveApprodi
"Questo non è un saggio sugli anni che si è convenuto definire 'di piombo'. Ciò che qui viene proposto non è, in altre parole, un testo orientato a promuovere il tema della violenza politica a formula riassuntiva dell'intero decennio, o a scorgere nella sua deflagrazione il punto apicale del ciclo di vertenzialità sociale apertosi alla fine degli anni Sessanta. La chiave di volta del libro risiede anzi nel passaggio che consente all'autore di sfidare l'evidenza di una lettura degli eventi che (fatti salvi gli opposti giudizi di valore) ha accomunato schieramenti avversi. Per essere meno elusivi, e dare anche ragione della focalizzazione cronologica sul triennio 1969-72: non si comprende la maniera in cui la violenza armata ha iniziato a legittimarsi come risorsa rivoluzionaria fin tanto che la si legge come sbocco politico di una conflittualità sociale in crescita costante. Le ragioni della lotta armata questo viene a dirci Donato - non fanno corpo con l'inasprimento della lotta di classe, non traducono in atto stati di decomposizione reale dell'egemonia riformista sul movimento operaio, non preludono allo scontro decisivo. E non si decifrano nemmeno azionando uno schema di comprensione adibito a enfatizzare al massimo la dimensione reattiva della 'violenza proletaria' rispetto alle risposte repressive messe in campo dallo Stato negli anni compresi tra la strage di piazza Fontana e l'omicidio del commissario Calabresi". (Dalla prefazione di Deborah Ardilli)
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.