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Editore: Pendragon
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788865981665
Data di pubblicazione: 26/09/2012
Numero pagine: 201
Collana: Linferno
Socrates Dessì ha vent'anni e non si è mai mosso dall'isola in cui è nato: conosce il vento furioso che sbatte la macchia, la linea profonda del mare, il canto delle sirene che confonde i marinai, ma non conosce l'Italia, non riconosce come patria il "continente", dove non ha mai messo piede. Così, visto che dopo la guerra se ne sono andati tutti - amici, amori, affetti -, decide di partire per l'Argentina. Lì, come gli aveva predetto un vecchio pescatore ("la patria non è quella dove nasci, ma quella dove risiedono i tuoi figli e tua moglie"), si fa una famiglia e si sente finalmente a casa. Come una iattura che lo bracca, però, anche in Sudamerica lo segue l'incubo del fascismo: la dittatura di Videla, i desaparecidos irrompono con violenza nella sua vita come il cancro alle ossa di cui si scopre malato. La malattia gli dà il tempo di ripensare alla vita vissuta, e l'incontro con un guerrigliero dell'Esercito Rivoluzionario del Popolo l'occasione di usare quel resto di vita, quell'avanzo di tempo concesso dal male, per contrastare l'eccidio avviato dalla dittatura. Socrates farà ciò che è necessario, accettandone le conseguenze. Un romanzo di passioni e terra, ambientato tra Sardegna e Argentina. La storia di un uomo che, fuggendo alla devastazione di una guerra, finisce per dare la vita cercando di fermare la dittatura che sta dilaniando la sua patria d'adozione.
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