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Editore: Res Gestae
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788866970224
Data di pubblicazione: 31/10/2012
Numero pagine: 268
Quando nel 1959 Nikita Krushcev visitò gli USA, autorizzò gli scambi interculturali studenteschi, grazie ai quali Paul Avrich poté studiare in URSS. Qui lavorò alla tesi "The Russian Revolution and the Factory Committees", scoprendo la drammatica insurrezione di Kronstadt e il ruolo giocato dagli anarchici nella Rivoluzione Russa. La Rivolta di Kronstadt (1921) fu condotta contro il potere centrale bolscevico di Lenin dagli stessi marinai e soldati russi che avevano contribuito alla riuscita della Rivoluzione di Ottobre. "Tutto il potere ai Soviet e non ai partiti" fu una delle parole d'ordine che schierarono in senso propriamente anarchico la rivolta, coordinata dall'anarcosindacalista Stepan Petricenko, in contrapposizione alla burocratizzazione e centralizzazione dello stato sovietico. Il 7 marzo l'Armata Rossa, guidata da Michail Tuchacevskij, attaccò Kronstadt e, tra il 17 e il 19 marzo, a prezzo di molte perdite, riuscì a penetrare nella base, arrestando gli insorti, molti dei quali furono passati per le armi. Petricenko non venne catturato ma riparò in Finlandia, dove continuò la sua azione politica fino al 1940, anno della sua espulsione verso l'URSS per contrasti con il governo finlandese. Deportato in campo di prigionia, lì morirà nel 1947.
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