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Mentre la popolazione europea era in grande fervore per il primo Giubileo indetto a Roma nel 1300, sul mare Adriatico tre navi provenienti dalla Puglia si dirigevano verso le rive della Dalmazia. A bordo un bambino di 11 anni con una ristretta scorta: Caroberto, nipote di Carlo II re di Sicilia, in viaggio verso l'Ungheria per concretizzare la pretesa al trono della famiglia e per prendere possesso del paese. Caroberto veniva incoronato re d'Ungheria col nome di Carlo I nel 1301: è da questa data che ha inizio il dominio quasi secolare della casata degli Angiò in Ungheria, ed è proprio grazie agli Angiò che in Italia durante il XIV secolo si sente parlare spesso degli Ungheresi. La memoria degli intensi e multiformi rapporti italo-ungheresi del XIV secolo non è tuttavia sempre ben conosciuta in Italia, e persino la letteratura scientifica relativa agli Angiò dedica poco spazio al ramo ungherese della dinastia o al suo dominio in Ungheria. Il presente volume intende dunque colmare questa evidente lacuna, offrendo al lettore le riflessioni degli studi più aggiornati in materia. I nove saggi del volume mirano a presentare le strutture istituzionali del Regno d'Ungheria durante la dominazione angioina. Le relazioni qui contenute toccano sia le istituzioni centrali di governo che quelle periferiche, le basi del potere reale così come quelle dei signori territoriali, ma anche i luoghi e i simboli più rappresentativi delle manifestazioni del potere.
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