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							  Editore: Libria
Reparto: Architettura
ISBN: 9788867644186
Data di pubblicazione: 01/01/2025
Numero pagine: 284
Collana: Àncore
In un orizzonte teorico segnato dal dibattito sull'avvento dell'Antropocene, la cultura del progetto si scopre chiamata a ridefinire i suoi scopi e il suo campo d'azione a partire da un ripensamento radicale del rapporto Soggetto/Mondo. All'interno di tale scenario, questo volume articola una riflessione sui processi di spazializzazione della contemporaneità, proponendo di assumere come punto di partenza il corpo umano alla fine dell'antropocentrismo. Ne scaturisce un percorso che attraversa filosofia, arte, antropologia e scienze naturali, muovendosi al crepuscolo, nella penombra di un tempo incerto, dove una fine sembra fare spazio a un nuovo inizio. Da qui, le architetture esosomatiche sono presentate come una nuova - ma in realtà molto antica - categoria di artefatti, attraverso cui esplorare un progetto che si fa espressione della relazione profonda e inscindibile tra vita e tecnica. Per poi scoprire che il racconto della fine dell'antropocentrismo coincide con la dissoluzione dell'idea di spazio come vuoto infinitamente esteso e con il tramonto della nozione di natura come qualcosa che se ne sta fuori di noi.
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