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Editore: Nuova Prhomos
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788868536633
Data di pubblicazione: 31/01/2022
Numero pagine: 242
Il lettore si renderà conto che per il prof. Paolo Bà, forse non il primo ma certamente il più tenace e attento studioso della poetessa Francesca Turini Bufalini, questa figura di donna non ha alcun segreto, né storico e nemmeno psicologico. Dimostrazione di un legame culturale consolidato e di un dialogo continuo che riversano in questo libro l'anima della scrittrice e dello studioso. Qualcosa spinge Francesca Turini Bufalini ad arricchire la sua vita, e a liberare con le parole i suoi pensieri, i desideri, le riflessioni, le meditazioni sulla fede, a trovare un senso alle vicende di cui è protagonista. Ecco allora la poesia. Una attività culturale che il suo tempo le offriva e in cui si poteva parlare di sé per figure o anche in prima persona. Francesca, pur non avendo avuto una perfetta istruzione, era naturalmente volta a cogliere ciò che può diventare poesia. La tecnica si può imparare: la struttura della lirica, i metri, le rime, l'equilibrio, la presenza velata di chi scrive. Dentro questi schemi preme un mondo di affetti. La poesia diventa necessità, diventa pagina di diario; è il suo modo di comunicare, di pregare, di conoscersi, di manifestare i suoi affetti e i suoi dolori, che non le sono stati risparmiati. Le Muse sono le confidenti della sua vita. Certamente, tra le sue finalità, c'è anche quella di soddisfare un poco la sua ambizione, ma esse l'accompagnano fino all'età matura e sono la sua consolazione. La poesia è adatta anche alla preghiera. Inoltre, per Francesca, la poesia è una missiva, un modo di mantenere vivi i rapporti con persone lontane, e anche di prendere parte alle vicende più o meno felici dell'esistenza.
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