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Editore: Eir
Reparto: Letteratura
ISBN: 9788869332050
Data di pubblicazione: 23/02/2011
Numero pagine: 308
Collana: Asce
Con una prosa capace di far risuonare la spontaneità e la fervida immediatezza del discorso orale, Francesco De Sanctis ripercorre in queste pagine le esperienze che lo formarono come studioso, come maestro e come cittadino. Nel 1881, quando era ormai un'autorità indiscussa nel panorama culturale italiano, l'intellettuale campano iniziò a dettare i ricordi della sua vita alla nipote Agnese, che lo assisteva nella sua infermità provocatagli da una grave malattia agli occhi. La stesura delle memorie venne però interrotta dalla morte nel 1883 e il racconto autobiografico, uscito postumo nel 1889, rimase limitato agli anni della giovinezza. Francesco De Sanctis ricostruisce così le vicende del suo trasferimento, giovanissimo, dall'arretrata campagna irpina all'esuberante città di Napoli, i suoi anni di studio presso i vari maestri, l'indefessa ricerca di un metodo d'indagine e di contenuti nuovi. Segue la narrazione delle esperienze che avrebbero condotto l'illustre studioso a divenire un ministro della Pubblica Istruzione intimamente consapevole dei problemi della scuola e della società civile. Nell'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia questa autobiografia costituisce una testimonianza quanto mai preziosa e attuale dell'esistenza di un'altra Italia, capace di credere nei più alti valori della cultura e dell'impegno politico, e alla cui costruzione il Sud ha dato e continua a dare contributi insostituibili. Introduzione di Francesco De Nicola.
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