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Editore: Castelvecchi
Reparto: Teologia cristiana
ISBN: 9788869444241
Data di pubblicazione: 21/07/2016
Numero pagine: 561
Collana: Specchi
Nel 1926 un provvedimento fascista interrompe il IV Congresso filosofico nazionale, presieduto da Martinetti e centrato su temi religiosi. L'anno successivo, il suo corso di Cristologia all'Università di Milano viene portato faticosamente a termine tra disordini e intimidazioni. "Gesù Cristo e il Cristianesimo", che sarà pubblicato privatamente nel 1934 e subito messo all'indice dalla Chiesa e sotto sequestro dal regime, riflette lo sviluppo di un ciclo di studi e l'urgenza di reagire alla deriva, morale prima che politica, rappresentata dal fascismo. Qui Martinetti ricorre alla Storia, a quelle che allora erano le nuove tendenze dell'esegesi biblica e che, attenuandone la funzione di rottura, collocavano la predicazione di Gesù nella tradizione ebraica e nell'ambiente ellenistico in cui si era sviluppata e diffusa. Gesù è l'ultimo del profeti ebrei, Il nemico dei ritualismi, un filosofo e maestro di vita, un uomo che affronta con coraggio il suo destino e trova - attraverso l'amore per Dio e per II prossimo, alla luce della ragione - la vera sapienza, la comunione con l'assoluto. Il pensiero di Martinetti, lontano dagli automatismi ormai sterili del dibattito "fede contro ragione", si propone al lettore contemporaneo forte di un'irriducibile alterità intellettuale, che lo rende oggi più che mai attuale e necessario.
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