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Editore: Ombre Corte
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788869481017
Data di pubblicazione: 20/09/2018
Numero pagine: 120
Traduttore: Morosato G.
Collana: Cartografie
Cosa hanno in comune l'invenzione degli anestetici nella metà del XIX secolo, l'uso della cocaina da parte dei nazisti e il diffondersi del Prozac? La risposta è che sono tutti prodotti della stessa logica, che definisce la nostra era contemporanea come "l'era dell'anestesia". Laurent de Sutter mostra come gran parte delle nostre vite siano ora caratterizzate dalla gestione dei nostri sentimenti attraverso i farmaci, dalle pillole per dormire ai narcotici pesanti. La chimica è diventata così parte di noi che non riusciamo nemmeno a vedere quanto ci abbia cambiato. In questa era, essere un soggetto non significa semplicemente essere sottoposti ai poteri che decidono delle nostre vite: significa che i nostri stessi affetti ed emozioni sono stati demandati alla stimolazione chimica. Eppure non capiamo perché le sostanze che assumiamo non siano in grado di liberarci dalla fatica e dalla depressione, e dalla mancanza di desiderio che ora caratterizza la nostra condizione psicopolitica. Abbiamo dimenticato cosa significa essere eccitati perché le sole eccitazioni che conosciamo sono indotte da farmaci e droghe. Dobbiamo abbandonare la stimolazione narcotica cui siamo arrivati ad affidarci e trovare un modo per tornare all'eccitazione collettiva, che è la più grande paura del narcocapitalismo.
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