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Editore: LIM
Reparto: Musica
ISBN: 9788870968712
Data di pubblicazione: 01/01/2016
Numero pagine: XXI-164
Collana: Quaderni di Musica/realtà
Musicologo versatile e poliedrico, Ivan Ivanovic Sollertinskij (1902-1944) ha contraddistinto l'approccio critico della nascente società sovietica lungo poco più di vent'anni, esercitando una riconosciuta incidenza nell'analisi di opere e autori. Grazie a un'esposizione letteraria, quasi romanzata del materiale preso in esame, egli è riuscito a unire fenomeni all'apparenza distanti fra loro spaziando in modo omogeneo all'interno di tutte le arti. Dal sinfonismo dialogico-shakespeariano a quello monologico-byroniano, passando attraverso le "chaplinerie" mahleriane o le tinte fiamminghe di van Ostare e Bruegel presenti in Brahms, questo libro ripercorre l'analisi critica di alcuni dei suoi più celebri saggi, offrendo al lettore contemporaneo uno sguardo sincero sull'interpretazione artistico-culturale al tempo dell'Unione Sovietica. Talvolta menzionato per la longeva amicizia che lo legò al celebre compositore Dmitrij Sostakovic, il quale dedicò in sua memoria il Trio per pianoforte n. 2 op. 67, Sollertinskij è rimasto dimenticato per decenni a eccezion fatta per le postume raccolte a cura dell'amico e collega Michail Druskin. Sino a oggi nessun musicologo si era mai dedicato a indagini mirate su questa importante figura di intellettuale e musicologo sovietico, relativamente poco noto in Occidente, ma di risaputa importanza nella formazione di una conoscenza intellettuale d'avanguardia nella Russia degli anni '30.
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