Sinossi

A trent'anni dalla sua scomparsa, Alexander Langer emerge come figura significativa dell'impegno politico e civile nel libro che gli ha dedicato, con tutta l'attenzione dello storico, Fabio Levi. Il volume ripercorre l'itinerario di una vita intensa attraverso i luoghi cruciali della storia d'Italia e d'Europa nella seconda metà del Novecento. L'azione di Langer, segnata da una profonda attenzione verso i più deboli e dalla sua identità sudtirolese sempre presente - con tutto l'apporto di un approccio consapevole della complessità e ricchezza delle esperienze di confine e delle culture minoritarie - attraversa momenti cruciali in modo molto originale. Langer agisce come ponte tra culture, animato da curiosità e intelligenza, presente nei luoghi di crisi e protagonista di reti relazionali che spaziano dal mondo cattolico alla nuova sinistra emersa nel sessantotto, dai Verdi al Parlamento europeo, fino ai conflitti nei Balcani. L'analisi di Levi ne evidenzia la rilevanza attuale: le sue riflessioni su società, ambiente, non violenza e gestione dei conflitti restano di grande rilevanza per comprendere le sfide del nostro tempo.