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Editore: ABE
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788872974483
Data di pubblicazione: 18/11/2022
Numero pagine: 288
Collana: Dissertazioni & conferme
Questo libro è una miniera a cielo aperto, con cognomi, luoghi, storia, cultura e tantissimi particolari inediti che solo dal cappello di Arturo Bascetta potevano uscire. È un viaggio nella Caserta vecchia di due e tre secoli fa, fra i quartieri di una volta, da Sommana e Pozzovetere fino a giù, alla Torre di Casertanuova: La Diocesi e il Distretto di Caserta in Terra di Lavoro - Demanio Rocca S.Nicola: Castellone S.Agata fuori le mura; Il circondario di Torre, capoluogo di fatto; Le ultime vicende feudali del Principato di Caserta; Ufficiali eletti in Regimine dell'Università riuniti nella Piazza. Il volume analizza anche, nome per nome, tutti gli abitanti, quelli registrati dalle anagrafe nel 1700, e finanche quelli che appartenevano alle famiglie, senza possedere cognome, come famegli, ragazzi, garzone e lavoratori vari, grazie alla composizione del Catasto Onciario e ai documenti consultati relativi alla divisione in parrocchie della città: Chiese ed ecclesiastici, Cappelle e altri luoghi pii casertani; Il Catasto Antico a Gabella sostituito dalla tassa focatica; Vedove e forestieri esentati dalle tasse; L'Onciario supera il Generale imposto dagli Austriaci; Catasto Onciario nel 1741 scritto da otto estimatori e deputati; Sei quartieri amministrati dall'Università di Caserta. Tutto ha inizio dalla città cattedrale, quale è ancora oggi il gioiello di Casertavecchia: Nobil viventi della Sommana: De Franciscis e Giaquinto; Casola e la Parrocchiale di San Marco Evangelista; Pozzovetere e Case Vecchie di S.Clemente col trappeto; Centorano con dottore, potecaro e società dei buoi; I mestieri di Tredici: corari, coirari e mastro cortese; Falciano residenza del vescovo fra maccaronari e bottegari; Industriosa S.Benedetto: fabbricatori, panneri e pettinatori; Toro: borgo con sbirro, chirurgo, salaiolo e fioraio; Casale di Garzano anticamente detta San Pietro; I nobili Giaquinto ed Albanese e i poveri cittadini di S.Barbara; Il massaro napoletano, la vedova e il notaio di Saturano. Il libro focalizza poi l'attenzione su altri luoghi antichi, dall'abbazia di San Pietro e San Rufo a Piedimonte, fino a Sala, Casolla e Puccianello, dove furono ricostruiti gli antichi casali distrutti fra Sala Consilina e altri paesi del fiume Calore e Vallo Diano di Teggiano. Da qui una miriade di cognomi e nomi di braccianti e pettinatori, coirari e altri cittadini in questo studio che è alla base di qualsivoglia ricerca genealogica, analizzando casale per casale tutti i luoghi dell'antica Caserta: Casolla: il Casale più popoloso con pettinatori e mandesi; Casale Mezzano dove ogni bracciante ha la casa propria; Torre: il quartiere dei ricchi spostatisi nei palazzi della valle; La classe intermedia di mercadanti e lavoratori conciari; Fioriscono i mestieri nel nuovo borgo che rinasce; La montagna mirtillata di Puccianello; I massari diversi di Briano, il vignarolo e il bracciante nudo; Casale Alifreda, l'oste, il mercadante col calesse e i Mazzarella; Ercole: maccaronari, pettenatori e un raro bardaro. La ricca Appendice inoltre è proprio un sunto estratto dal catasto onciario pubblicato da ABE, scientificamente trascritto: Il Quartiero di Città; Sommana; Casola; Centorano; Tredici; Falciano; S.Benedetto; S.Barbara; Toro; Garzano; Casolla; Mezzano XIII. Saturano; Piedemonte; Ercole; Alifreda; Torre; S.Clemente; Poccianello; Briano; Sala; Pozzovetere. Chiudono il libro le note su Chiese e ecclesiastici: Chiese parrocchiali citate in un primo elenco del Catasto; Vengono definiti ecclesiastici di tutti i luoghi pii; Elenco di chiese ed ecclesiastici riportato a tergo del Catasto. Infine c'è un repertorio delle vedove, zitelle e privilegiati della Città di Caserta, e dei ricchi nobili bonatenenti e forastieri della Città.
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