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Grand Tour sulla Traiana: i viaggi di Berkeley e Swinburne sulla scia di Boccaccio
Iandiorio Virgilio , Zeppa Teresa

Grand Tour sulla Traiana: i viaggi di Berkeley e Swinburne sulla scia di Boccaccio

Editore: ABE

Reparto: Storia d'europa

ISBN: 9788872974995

Data di pubblicazione: 05/12/2024

Numero pagine: 160

Collana: Viaggiatori nel regno di Napoli


39,00€
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Sinossi

Come si presentava la città di Benevento nei secoli XVIII-XIX agli occhi dei viaggiatori inglesi venuti a visitarla, lo lasciamo raccontare a tre di loro: Kettel Craven (1779-1851), che vi era giunto alla fine del secondo decennio del l'Ottocento, Henry Swinburne (1743-1803) nel 1785, scrittore e vedutista, che ha lasciato una quantità di diari e disegni dei suoi viaggi in Italia, e, ancor prima, il vescovo anglicano di origine irlandese George Berkeley (1685-1753), che, nella sua seconda visita in Italia, 1716-1720, vi si trattenne per qualche giorno. Questo volume, il terzo della collana, come i prossimi altri due, sono dedicati ai viaggiatori nelle Terre Beneventane. Abbiamo pensato di far precede i brani dei tre viaggiatori inglesi a Benevento, da pagine della guida dell'Italia del Sud di John Murray (1808-1892) discendente di antica famiglia di editori. Il Murray iniziò la pubblicazione di Handbooks (letteralmente "manuale di istruzioni") dell'Italia meridionale nel 1836. Questa sua attività editoriale riguardava diversi paesi europei. Dai suoi Handbook per viaggiatori nei paesi europei, sono poi derivate le moderne guide turistiche, che nel 1915 assunsero la forma grafica delle Guide Blu, come sono chiamate. Dal 1836 le Guide dell'Italia del Sud sono state aggiornate dal Murray, per questo abbiamo preso come riferimento sia quelle pubblicate prima dell'Unità d'Italia sia quella edita appena qualche anno dopo di essa. In sostanza l'impianto degli handbooks del 1865 rimane quello delle precedenti edizioni, ma i pochi aggiornamenti, che possono passare anche inosservati, ci fanno capire meglio quello che stava cambiando nell'Italia unita. Sebbene decentrata rispetto a Napoli, la città di Benevento rientrava nel programma di visite più di tutte le altre città del Regno, per la sua storia in età romana e longobarda. Chi in Europa non conosceva le Forche Caudine e la lotta accanita dei Sanniti contro i Romani, e la Langobardia meridionale fondata da un popolo venuto dal Nord dell'Europa! Per questo valeva la pena una visita, anche se poteva costare il fastidio di un viaggio su non comode strade. E poi Benevento rappresentava un caso non comune di un'enclave territoriale dello Stato della Chiesa nel Regno di Napoli. Insomma c'erano una serie di validi motivi per suscitare l'interesse del visitatore forestiero, e inglese in particolare. Impressioni, resoconti di viaggio che ci fanno "vedere" come gli stranieri percepivano le realtà, sociali e culturali, delle province interne del Regno di Napoli e ritrovare nelle loro annotazioni le cose buone da essi riscontrate. Perché, forse, troppo a lungo abbiamo trascurato, se non sottovalutato, quanto di positivo la nostra tradizione culturale ci ha tramandato. Uno sguardo attento sul nostro passato certamente ci induce a considerazioni, se non ottimistiche, sulla condizione odierna del Meridione, quanto meno a non abbandonarci a lamentazioni retoriche sulle passate arretratezze rispetto alle nazioni allora più avanzate nel campo economico e sociale. Cosa che diventa indispensabile in questa nostra epoca, che riscopre le culture locali come antidoto alla globalizzazione, che non conosce confini e condiziona la vita di tutti i giorni. L'autore francese, M.Valery, descrive così il viaggiatore tipo che veniva dall'Inghilterra, e anche gli inconvenienti a cui andava incontro. "Appena siete in Italia, con il vostro aspetto di forestiere (straniero), troverete un atteggiamento presso gli abitanti molto diversificato: nelle classi alte, molta cortesia, ospitalità e giovialità; nel popolo, al contrario, lo straniero, malgrado le formule cerimoniose, non è che una preda, una sorta di bottino su cui buttarsi per trarre la propria parte secondo i mezzi: il ragazzino, mezzo nudo, corre appresso alla vettura gridando carità, ma quando sarà diventato uomo, potrebbe prendere la sua carabina e mendicare in maniera più nobile; il perfidus caupo non è meno furbacchione dei...

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