Il Pci nelle Marche dalle origini al «partito nuovo». (1919-1945) di Lucioli Roberto; Papini Massimo; Massacesi Simone - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Il Pci nelle Marche dalle origini al «partito nuovo». (1919-1945)
Lucioli Roberto , Papini Massimo , Massacesi Simone

Il Pci nelle Marche dalle origini al «partito nuovo». (1919-1945)

Editore: Affinità Elettive Edizioni

Reparto: Storia d'europa

ISBN: 9788873265696

Data di pubblicazione: 31/01/2022

Numero pagine: 290

Collana: Storia, storie


23,00€
Facile da trovare

Sinossi

Un partito che nasce sulle radici del sovversivismo nel giro di un paio di anni (dal 1921 al 1923) si trova a perdere la prima generazione di dirigenti (chi cambia città e chi va in esilio) per l'avvento del regime fascista. Eppure qualcosa è stato fatto se nelle elezioni del 1924 viene comunque eletto un deputato. Alcuni giovani prendono in mano il testimone e tra carcere, esilio e confino riescono a mantenere in vita una sorta di organizzazione, la quale nel 1938 vede crescere le adesioni. La Guerra di Spagna è il vero punto di svolta. Nella Resistenza i comunisti provano ad avere l'egemonia politica senza molto successo. L'unità con gli altri partiti è però un punto fermo della politica dopo la Liberazione, allorché i vari Cappellini, Molinelli, Marcucci e Adele Bei hanno l'incarico di spiegare cosa sia il partito nuovo. Vi sono alcune resistenze, anche per le radici sovversive mai sopite, ma alla fine tutti accettano la novità: da partito delle avanguardie operaie a partito del popolo.

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