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Editore: Corraini
Reparto: Lingua italiana, lingue ladine
ISBN: 9788875704629
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 192
"L'italiano-italiano, l'italiano doc, quello dove si dice giuoco e non gioco, quello dove pèsca e pesca sono due cose diverse, quello dove si seguono tutte le regole dettate non dall'uso, ma dalle grammatiche, cioè quello dove si parla così non perché è così che si parla, ma perché è così che si dovrebbe parlare, lo parleranno, in Italia, due o tre mila persone, gli altri parlano in una lingua che risente del posto in cui viene parlata, e che differisce, spesso, dalla lingua che si parla nel paese a cinque chilometri di distanza, ma che resta, nella maggior parte dei casi, una lingua comprensibile a tutti e carica di un'espressività che con l'italiano-italiano è più difficile ottenere. Per quello la scuola si chiama emiliana, non perché si debba scrivere in emiliano (ci sono state anche scuole di scrittura emiliana all'estero, in Lombardia, in Piemonte, in Liguria, in Sardegna e in Canton Ticino, perfino) ma per sottolineare il fatto che a chi partecipa a questa scuola verrà chiesto di lavorare anche su una lingua concreta, regionale, grossolana, una lingua dove difficilmente chi parla dice cribbio o poffarbacco, e più facilmente dice vacco mondo o zio campanaro." Nelle pagine del libro, illustrato da Yocci, l'autore scava, spesso attraverso esempi reali, nelle pieghe di questa lingua alla ricerca dell'autenticità, liberata dal pluriball della correzione letteraria.
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