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Editore: Centro Scientifico Editore
Reparto: Psicologia
ISBN: 9788876408120
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 208
Che cos'è la memoria? È un fenomeno biologico? O non è piuttosto un insieme inscindibile di biologia, esperienze esistenziali, percettive, affettive, irriducibile a qualsiasi tipo di misurazione? Davide Schiffer ci conduce alla scoperta della memoria. Un viaggio da Kandel a Proust, dall'Olocausto alla biologia molecolare. Con un punto di arrivo: la memoria altro non è che un continuo fluttuare dell'identità personale. Come dire: "Io sono la mia memoria". Oggi, sui media di tutto il mondo, la memoria è diventata un argomento di dominio pubblico. Grandi scienziati la studiano e divulgano le loro scoperte. Questo libro, scritto da un neurologo che da una vita si dedica alla ricerca nel campo delle neuroscienze, descrive anzitutto al lettore non specialistico lo stato dell'arte della ricerca. Seguono il racconto e l'analisi di una serie di episodi autobiografici (ma radicati nella esperienza comune: dall'Olocausto alla scomparsa del Grande Torino alla Resistenza), scelti per illustrare le modalità con cui la memoria si manifesta e agisce, nelle sue infinite correlazioni, associazioni e interpretazioni. Molti di questi "accadimenti" con il tempo diventano "fatti storici", di cui si occupa la storiografia, mentre il "passato" è visto in una perenne fluttuazione che finisce per coinvolgere e assorbire l'identità personale. La conclusione è che quando si dice: "Mi ricordo" non ci si riferisce solo a un fatto passato, ma al proprio io che l'ha vissuto e ora lo ricorda.
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