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Editore: Cesati
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788876675805
Data di pubblicazione: 29/09/2016
Numero pagine: 214
Collana: Civiltà italiana
Negli ultimi decenni molti studiosi sono stati affascinati dalla geografia letteraria, che trova le sue radici in alcune tra le più importanti riflessioni novecentesche, da "Geografia e storia della letteratura italiana" di Dionisotti, fino all'"Atlante del romanzo europeo" di Franco Moretti. Il rapporto tra geografia e letteratura ha conosciuto così un crescendo di studi interdisciplinari che ancora oggi invitano ad approfondire il tema seguendo nuovi percorsi. Il volume raccoglie un gruppo di saggi di ricercatori italianisti, provenienti non a caso da orizzonti geografici diversi, che si concentrano soprattutto sulla letteratura italiana del XXI secolo per rispondere ad alcune domande. E ancora incisivo l'elemento geografico-culturale nella produzione italiana più recente? In che misura incide il radicamento o lo sradicamento da territori di origine, di transito e di approdo? Le riflessioni convergono su autori contemporanei come Igiaba Scego, Francesco Biamonti, Giorgio Falco, Nicola Lagioia e Christian Raimo, per citarne solo alcuni; ogni testo comunica problematiche identitarie, siano esse individuali o collettive, e ciò che li accomuna è una visione della geografia letteraria non come radice che lega e impedisce, ma come nutrimento dell'immaginario.
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