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Editore: Cesati
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788876679506
Data di pubblicazione: 10/03/2022
Numero pagine: 166
Collana: Strumenti di letteratura italiana
Voce tra le più lucide e impegnate della letteratura italiana contemporanea, Helena Janeczek interpella il lettore con una scrittura dove l'autobiografia dal sapore autofinzionale, che prende origine dalla propria storia personale di figlia di ebrei polacchi sopravvissuti alla deportazione nei lager nazisti, si iscrive in una dimensione romanzesca più ampia e epica della storia novecentesca. Il lascito postmemoriale della tragedia familiare della scrittrice solleva le questioni dell'identità e dell'eredità di un vissuto traumatico comune a tutta una generazione di europei. Oltre alla famiglia e alla comunità ebraica, nei suoi romanzi rivivono numerosi personaggi, anch'essi storici, che hanno lottato contro il nazismo e che acquistano un'aura quasi mitica. L'interesse per la Storia e la questione della post-memoria vanno di pari passo con l'attenzione per il presente che prende la forma di un impegno politico e civile in un'intensa attività editorialistica. La riflessione sul proprio tempo si nutre della conoscenza oltre che degli eventi tragici del secolo scorso anche di fenomeni sociali più recenti. La creazione narrativa, che si interroga sulla natura e sul funzionamento della memoria personale e collettiva, è precisa nei suoi risvolti storici, ammaliante nella sua orchestrazione e nella pluralità delle voci in campo. Essa oltrepassa i limiti della ricostruzione storiografica offrendo una verità testuale dall'impianto poliglotta che ricompone, sublimandole, le sofferenze di milioni di persone.
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