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Editore: Medusa Edizioni
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788876984365
Data di pubblicazione: 12/11/2021
Numero pagine: 175
Collana: Le porpore
Le Muse si annidano nelle diramazioni dei nervi, delle vene, eleggendo come dèmoni il loro domicilio tra i meandri di un cuore bacato. Non c'è scampo, ci dobbiamo sottomettere ai loro estri, ai loro astri venefici. I giorni, le notti, ne sono irrimediabilmente impregnati. I versi allora brulicano come vermi, si perdono nelle formule scaramantiche dei sogni. Non li ritroviamo più, se non nell'eco casuale di un miracolo. Rimaniamo invasati, inebetiti, in balìa di un soffio rabbioso di vento: inutilmente si ricorre a rituali, cercando di blandire l'abisso del dormiveglia. Le parole rivelano tutta la loro inconsistenza, inadatte ad accogliere istanze sovrapposte agli ectoplasmi che rincorrono il pallone dell'adolescenza, avvinghiati al colore immarcescibile della seppia. Logos senza suono, irretito per pudore nel baluginìo della carta. Scrittura come artigianale morsura di una tavola anatomica. Pasquale Di Palmo ha operato una scelta di trentacinque anni di lavoro, affidandosi a questo illusionistico vademecum, a questo "Breviario delle rovine". È un rendiconto anomalo, che documenta un processo severo e rigoroso, che dalla visionarietà dei testi degli esordi, costretta entro griglie metriche sorvegliatissime, si orienta verso esiti più ariosi e disinvolti, alle "emergenze tematiche" di cui parla Rodolfo Zucco nella sua pregnante postfazione. Non c'è alcuna redenzione in questo microcosmo che coniuga pietas e crudeltà, passando dalla registrazione meticolosa di eventi senza appello alla condivisione di aspetti in cui si manifesta lo smarrimento provato «sotto i cieli mutilati delle industrie».
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