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Editore: Tullio Pironti
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788879376846
Data di pubblicazione: 29/01/2015
Numero pagine: 177
Collana: Narrativa
Bastarono quattro giornate di furia e quattro righe di un dispaccio - emerse dagli archivi dalla Cia - a impedire che cominciasse da Napoli la deportazione degli ebrei verso le camere a gas. L'operazione infame venne impedita perché "il clima della città era ostile", ovvero il popolo combatteva vico vico, e perché "i Carabinieri erano inaffidabili", cioè molti di loro sparavano accanto agli insorti come tanti militari sbandati dopo l'armistizio. E così Napoli, prescelta come remissiva tappa d'avvio della "soluzione finale" del problema ebraico, fu l'unica grande città d'Europa a salvare donne e uomini, vecchi e bambini nati sotto la stella di Davide. Avvenne in conseguenza di un'insurrezione a cui oggi si destinano poche righe in fondo ai libri. Questo romanzo dà conto di quanto avvenne alla fine di settembre del 1943, restituendo le esatte dimensioni di un'epopea. Lo fa attraverso la storia di Lenuccia, l'unica napoletana decorata al valor militare, raccontando le sue battaglie nello scenario corale della rivolta, la sua attività nei servizi segreti inglesi, la sua amarezza nel trovarsi come avversari politici quelli che erano stati compagni di barricata, la ribellione alla perdita collettiva della memoria. La vicenda umana di Lenuccia diventa così parabola della decadenza della città e di una straordinaria occasione perduta.
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