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Questo volume presenta un accurato studio scientifico dedicato ai materiali rinvenuti negli ultimi venti anni nell'area archeologica di Gonfienti. Alla confluenza tra il torrente Marinella e il Bisenzio, nella parte Est di Prato, è situato il borgo medievale duecentesco di Gonfienti (lat. confluentes = confluenza dei due fiumi) dove è stata ritrovata nel 1997 una città etrusca di grandi dimensioni, che costituiva il baricentro dell'importante via di comunicazione tra l'Etruria centrale e l'Etruria padana. Risalente alla fine del VII secolo a.C, è riconosciuta come una delle principali città etrusche dell'epoca arcaica. Qui è stata trovata una Domus di straordinarie dimensioni (circa 1460 mq), la più grande domus etrusca conosciuta sinora, al cui interno sono venuti alla luce preziosi reperti: le antefisse in terracotta di produzione locale che ornavano il tetto della Domus, buccheri di pregevole fattura, ceramica attica e il più importante reperto sino ad ora scoperto "la coppa, o kylix di Douris" famoso artista greco di quel periodo, della cui opera abbiamo attestati pochissimi reperti. I numerosi reperti recuperati in occasione dei recenti scavi hanno offerto un'importante occasione per conoscere come, e eventualmente dove, questi venivano realizzati. È stato così avviato uno studio archeometrico dei più importanti ritrovamenti finalizzato ad ottenere informazioni sulle caratteristiche composizionali e tecnologiche dei relativi manufatti. Il volume presenta le analisi svolte sui materiali metallici (terrecotte architettoniche, contenitori in bucchero, ceramica depurate e di impasto) e metallici (fibule, ansa ad anello, aes rude) ottenute con tecniche analitiche diverse, scelte in relazione alle problematiche tecnologiche e conservative dei diversi manufatti esaminati.
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