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Editore: Luni Editrice
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788879847858
Data di pubblicazione: 05/02/2024
Numero pagine: 176
Traduttore: Gigliesi P.
Collana: Grandi pensatori d'Oriente e d'Occidente
In questo volume sono raccolti undici racconti, tradotti dall'originale cinese, che sono "spaccati" della vita quotidiana dei villaggi della provincia della Cina di inizio Novecento nella quale era nato e cresciuto Lu Xun. Ricordi personali si intrecciano a vicende sentite raccontare in famiglia e creano un ritratto vivido e a tratti nostalgico della Cina più tradizionale, dei suoi paesaggi con i villaggi tipici, gli abitanti e le loro inveterate abitudini. Il Misantropo è il protagonista di uno di questi racconti, uno dei tanti personaggi che affollano questa raccolta, dove uomini e donne sono resi scontrosi, induriti, chiusi in se stessi - appunto, "misantropi" - a causa delle troppe disillusioni subite. Tutta l'opera narrativa di Lu Xun, compresa questa raccolta di racconti, è percorsa dalla lacerante contraddizione tra l'anelito verso l'innovazione della cultura e della società, e l'amara presa di coscienza dell'impossibilità di recidere il legame con il passato e soprattutto, con la tradizione. In particolare questi racconti ne sono un esempio chiarissimo: scritti tra il 1922 e il 1926, in un periodo in cui Lu Xun vedeva spegnersi la fiamma degli ideali rivoluzionari e innovatori mentre le vicende personali lo costringevano ad accettare l'evidenza della enorme difficoltà di svincolare la società e la cultura cinese dal forte legame con la millenaria tradizione, la disillusione indotta da "un passato che non passa", ancorato a una tradizione troppo radicata per poter essere superata e archiviata in breve tempo.
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