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Editore: Luni Editrice
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788879849234
Data di pubblicazione: 31/03/2025
Numero pagine: 480
Traduttore: Parodi E. G.
Collana: Medievalia
L'anonimo Tristano Riccardiano è la traduzione più antica (fine '200) del Tristan en prose in Italia. Il romanzo toscano ci presenta, in uno stile conciso e di rara efficacia narrativa, le vicende più antiche della biografia di Tristano, dalla sua nascita fino al matrimonio con Isotta dalle Bianche Mani, seguiti dalle avventure nel Darnantes, culminanti nella liberazione di re Artù. Al centro della storia rimane naturalmente il suo 'folle amore' per Isotta la Bionda, nato dopo aver bevuto il fatale filtro. Anche se la passione peccaminosa si abbatte con tutta la violenza di un sortilegio invincibile, il traduttore insiste sulle gioie e sui piaceri degli amanti, goduti sulla nave, nella camera della regina e nel rifugio isolato nella foresta. Tutta una serie di agguati degli invidiosi alla corte di Tintoil è contrastata grazie all'astuzia della coppia clandestina. Molto spazio hanno le imprese epico-cavalleresche dell'eroe, bandito dalla Cornovaglia da re Marco. Si qualifica come saggio "condottiero" e pacificatore nella guerra in Bretagna e finisce per conquistare un posto eminente nella societas arturiana nel reame di Logres. L'interesse così fortemente rivolto al percorso positivo del protagonista, che incarna la sintesi di fortitudo e sapientia, potrebbe essere spia delle attese dell'emergente classe comunale-borghese cui l'opera era destinata. Lontano dal Tristano sovversivo in conflitto con l'ordine sociale dei romanzi in versi (e di cui indubbiamente rimangono tracce nel Tristan en prose), il Tristano del manoscritto Riccardiano rappresenta piuttosto il modello di comportamento cavalleresco-cortese.
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