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Editore: Giuntina
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788880578772
Data di pubblicazione: 13/11/2020
Numero pagine: 279
Collana: Corpus epitaphiorum hebraicorum Italiae
Questo libro, dedicato al cimitero ebraico di Gradisca d'Isonzo, costituisce il nono volume della collana del Corpus Epitaphiorum Hebraicorum Italiae (CEHI). La prima parte, dopo alcune presentazioni e ringraziamenti, propone una premessa di Mauro Perani in cui si traccia una breve storia e i motivi della fondazione della collana CEHI e dell'importanza dello studio delle epigrafi sepolcrali dei cimiteri ebraici italiani come fonte storica, costituendo i testi degli epitaffi una vera e propria anagrafe su pietra, oltre che una raccolta di poemi, composti in rima e metro per i defunti più importanti, rabbini, intellettuali e ricchi ebrei. Segue un'introduzione di Pier Cesare Ioly Zorattini sulla storia del terreno sepolcrale gradiscano, inserendolo nel contesto geografico di appartenenza e contestualizzandolo con gli altri cimiteri ebraici del Friuli. Alla sezione introduttiva seguono tre contributi storici: il primo è quello di Lucia Pillon, che analizza la storia della città di Gradisca dal 1479 al 1914; il secondo si deve a Maddalena Del Bianco che ricostruisce le vicende storiche dell'insediamento israelitico nella fortezza friulana ed elenca le principali famiglie che ne hanno fatto parte; per concludere, Livio Vasieri esamina lo sviluppo urbanistico e l'evoluzione delle sepolture del cimitero ebraico di Gradisca. Nell'ultima parte del volume Antonio Spagnuolo, coadiuvato da Mauro Perani, ha curato l'edizione delle 88 lapidi, integre e frammentarie, tuttora conservate all'interno del recinto del terreno di inumazione israelitico. Degli epitaffi, compresi in un arco temporale che va dal 1805 al 2012, è stato trascritto e tradotto il testo ebraico e quello in italiano, evidenziando inoltre le citazioni bibliche, gli schemi metrici e le annotazioni storico-artistiche sulla forma architettonica e lo stato attuale della stele. Per meglio illustrare il corpus degli epitaffi gradiscani, è presente un apparato fotografico in bianco e nero di tutte le stele sepolcrali, oltre agli indici dei nomi, sia in italiano che in ebraico, di tutti i defunti e di tutte le persone citate all'interno dei testi funebri. Con il presente volume, come per i precedenti otto della collana CEHI, si rinnova l'intenzione di salvaguardare le lapidi dei cimiteri ebraici italiani attraverso la loro pubblicazione e si realizza il desiderio di considerare gli epitaffi israelitici incisi sulla pietra come un prezioso bene storico, letterario e poetico da tutelare prima che l'ingiuria del tempo lo cancelli per sempre.
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