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Editore: Guerini Scientifica
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788881074822
Data di pubblicazione: 26/02/2025
Numero pagine: 128
Collana: Spazi
William Bunge è stato un geografo poco convenzionale, il cui percorso ha dato importanti fondamenti per lo sviluppo degli studi urbani. La sua figura è stata spesso mitizzata negli Stati Uniti, ma in Europa, e in particolare in Italia, è ancora poco conosciuta. Come geografo, dalla metà degli anni Sessanta è stato protagonista controverso in diversi atenei statunitensi. Tuttavia la parte più significativa del suo lavoro scientifico si è svolta oltre le mura dell'accademia, nelle comunità marginalizzate di Detroit, dove con le sue «esplorazioni urbane» si è messo «al servizio dei poveri» utilizzando gli «strumenti geografici dell'Impero» (carte, bussole, taccuino, eccetera). Anticipando pratiche di ricerca della geografia radicale Bunge, insieme a Gwendolyn Warren, attivista afroamericana, ha fondato il Detroit Geographical Expedition Institute (DGEI), coinvolgendo attivamente centinaia di persone residenti a Detroit tra il 1968 e il 1972 in un esperimento di co-progettazione di ricerca per un cambiamento sociale. Attraverso lo studio degli articoli e dei testi dello stesso geografo, integrato dalla traduzione di documenti d'archivio, interviste ai membri del DGEI e commenti accademici di respiro internazionale, l'autrice presenta qui il lavoro di Bunge, documentando come l'esperienza del DGEI sia ancora oggi rilevante per tutti coloro che si occupano di disuguaglianza, ingiustizia sociale e diritto alla città, per la scoperta e la creazione di nuove direzioni e metodologie di ricerca.
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