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Editore: Osanna Edizioni
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788881676484
Data di pubblicazione: 09/05/2025
Numero pagine: 214
Collana: Le note azzurre
"Per analogia pensava in senso figurato al camaleonte che si mimetizza cambiando addirittura colore per salvaguardare il suo habitat e la sua quiete. Anch'egli aveva scelto di adattarsi alle situazioni per sopravvivere; per non avere problemi aveva imparato a compiacere gli altri, non solo i familiari, ma gli amici, i professori. E tutto questo era cominciato fin da piccolo, da quando pur di far contento il padre ne accettava incondizionatamente il volere sacrificando le proprie idee". Con queste parole è descritto il protagonista del romanzo, Alfonso Macrì; il camaleonte è l'emblema del suo carattere, il correlativo oggettivo che rimanda alla sua personalità accomodante, in balia degli eventi: egli accetta l'autoritarismo del padre, la passività della madre, l'allontanamento della moglie. Il fratello si è ben presto liberato dal pesante condizionamento familiare, la compagna compie una scelta di autodeterminazione e di coraggioso impegno civile e spirituale, persino il padre-padrone, in tarda età, attraverso un severo bilancio della propria vita rivede i propri comportamenti; Alfonso invece è affetto da una sorta di coazione a riprodurre la sua sudditanza infantile senza riuscire ad evitare la sopraffazione della volontà e la sensazione di essere dominato da una forza negativa. Se la cifra esistenziale del protagonista ricorda i personaggi sveviani (l'inettitudine come incapacità di agire), anche la fecondità narrativa di alcuni temi del romanzo modernista vengono qui recuperati attraverso un trattamento originale: i temi dell'infelicità familiare, della malattia, del contagio, della dialettica tra armonia prestabilita e libero arbitrio, della scelta come possibile definizione della essenza del singolo. La svolta della vicenda è annunciata da alcuni segni premonitori. Che significato hanno i sogni che a intervalli regolari fa il protagonista? Quale profezia essi annunciano? Chi è la donna che vi compare? La spontaneità, quasi spoglia, del discorso, il registro colloquiale con qualche lampo di forme sintattiche dialettali e settoriali-scientifiche attinenti all'astrofisica, l'uso della topografia onomastica per dotare di calore e familiarità paesaggi e luoghi italiani, conferiscono alla lingua di questo romanzo una trasparenza cristallina e una rara misura. Rachele Zaza Padula, dopo la sua ultima raccolta poetica, torna al romanzo con una lucida riflessione su scelta e responsabilità, verità e narrazione di questi nostri tempi dominati dalla solitudine e dalla paranoica paura del rapporto con gli altri e l'altro da sé, delle culture diverse e delle differenze, degli emarginati e degli ultimi.
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