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Editore: Di Renzo Editore
Reparto: Arti ricreative. spettacolo. sport
ISBN: 9788883230875
Data di pubblicazione: 01/01/2004
Numero pagine: 90
Dopo l'ultima guerra, ancora con le macerie per le strade, anche lo sport riprese faticosamente il cammino. Un giovane politico romano, Giulio Andreotti, pensò di finanziare il Comitato Olimpico con i proventi del totocalcio, la schedina. Dal maggio del 1946 fu possibile giocare nelle ricevitorie, con 30 lire a colonna e si vinceva indovinando 11 o 12 risultati. La schedina diede per anni miliardi di lire all'erario, fin quando lo Stato non prese il sopravvento riducendo il totocalcio ai minimi storici: il modello italiano, invidiato da mezzo mondo, cominciò a perdere colpi e l'introduzione di nuove forme di gioco diede il colpo di grazia alla celebre schedina del sabato sera.
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