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Editore: Clinamen
Reparto: Filosofia occidentale moderna
ISBN: 9788884102287
Data di pubblicazione: 01/05/2015
Numero pagine: 39
Collana: Brevia
Viviamo in un mondo "risentito"? E se è così, com'è l'uomo che vive in questo mondo? Soprattutto: oggi, il termine risentimento cosa sta ad indicare? Sono queste le domande che, a partire dalle riflessioni di Dostoevskij e Nietzsche, animano il presente saggio. L'autore sostiene che l'inevitabile confronto dell'individuo con le tecnologie contemporanee ha profondamente trasformato il suo sentire. Questa constatazione apre uno scenario quanto mai inquietante: il risentimento risulta dato peculiare delle società tardo-moderne, ma si manifesta in modo più "sotterraneo", più nascosto, rispetto al risentimento su cui appunto Dostoevskij e Nietzsche concentrano la loro attenzione. Processi di globalizzazione e invadenza delle multinazionali limitano le individualità in spazi sempre più ridotti, impedendo la consapevolezza medesima di una condizione di "risentito". Si potrebbe uscire da una tale condizione solo recuperando quella dimensione ludica che si mostra peculiare nel bambino, ma che appare sempre più marginale in una società che insistentemente richiama al "dato di realtà", invitando a "rimanere con i piedi per terra".
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