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Non esiste un'infanzia astratta e decontestualizzata: la sua immagine si lascia penetrare dai contesti in cui i bambini e le bambine abitano e dalle relazioni che li circondano. Indagare il tema dell'abitare nell'infanzia porta quindi a misurarsi con importanti questioni pedagogiche, che vanno dal rapporto dei bambini con lo spazio alla ricerca del senso dello stare al mondo, dai processi di costruzione dell'identità alla qualità delle relazioni. Accogliendo la sfida di esplorare i vissuti abitativi e le rappresentazioni dei bambini rispetto ai propri spazi di vita (domestici ed extradomestici), il volume permette di attraversare la ricchezza simbolica dell'esperienza dell'abitare e la sua pregnanza educativa. In nome dello stretto rapporto tra forma e vita, che conferisce senso allo stare e all'esistere, l'autrice presenta un percorso di ricerca che accosta le fenomenologie abitative odierne, approssimandosi all'universo infantile e valorizzandone il particolare sguardo sul mondo. Il riconoscimento dei bambini come soggetti competenti e portatori di una children's expertise viene assunto come una precisa istanza di ricerca. Nella logica di una children-centred research, gli stessi esiti della ricerca possiedono un'intrinseca forza trasformativa, sollecitando la generazione di nuovi pensieri per cambiare la realtà. In questa prospettiva, il pensare, l'agire e il progettare si intrecciano inscindibilmente, componendo i tratti di una pedagogia dell'abitare. Il testo è corredato da un'appendice didattica (curata da Loredana Abeni, Nadia Bassano ed Elena Savani), che risponde al desiderio di coniugare ricerca e azione, teoria e prassi.
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