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Editore: Risguardi
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788885527584
Data di pubblicazione: 19/11/2020
Numero pagine: 684
Fino ad alcuni decenni orsono, il Medioevo veniva liquidato come un'epoca buia, caratterizzata da violenza, barbarie, da un basso livello di civiltà giuridica e da una scarsa presenza di espressioni artistiche e culturali di rilievo. Dobbiamo questa pessima fama dell'epoca di mezzo agli storici dell'Illuminismo che abbracciarono l'idea del Medioevo come periodo di passaggio tra due grandi epoche luminose, quali l'Antichità Classica e il Rinascimento. Ma se, in effetti, non è sbagliato definire il Medioevo come periodo di passaggio, non per questo risulta corretto parlare di epoca buia. Jacques Le Goff scriveva: "Come dice il nome, il Medio Evo è stato sempre considerato come un periodo di passaggio, di transito tra l'Antichità e la Modernità, ma passaggio significa soprattutto sviluppo e progresso. Nel Medio Evo progressi straordinari ci sono stati in tutti i campi, con mulini a vento e ad acqua, l'aratro di ferro, la rotazione delle culture da biennale a triennale (...)". La lista delle scoperte e delle innovazioni che il genere umano introdusse nel Medioevo sarebbe in realtà ben più estesa e potrebbe stupire il lettore. Il vero motivo per cui un innamorato della civiltà occidentale e del liberalismo intende realizzare questa collana (a questo volume farà seguito quello dedicato al secolo di ferro) è perché, per avere coscienza della grandezza della nostra cultura e dell'Occidente, è fondamentale comprenderne le origini e l'unicità.
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