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Editore: Sperling & Kupfer
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788888320021
Data di pubblicazione: 26/08/2008
Numero pagine: 110
Collana: Frassinelli narrativa italiana
Questo libro nasce dal ritrovamento, dopo più di trent'anni, di una serie di fogli scritti da Alda Merini nel lungo periodo di internamento in ospedale psichiatrico, quasi un decennio a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta. Si tratta di lettere, poesie, pagine di diario indirizzate in gran parte al dottor G, ovvero Enzo Cabrici, il neuropsichiatra che l'aveva presa in cura e che firma la prefazione al volume. L'esperienza del manicomio è stata centrale non solo nell'esistenza, ma anche per l'opera di Alda Merini la quale, dopo essere stata restituita alla sua famiglia e al suo mondo, ha avviato una riflessione sulla vita all'interno dell'istituto che ha prodotto liriche e prose di grande intensità. Le pagine contenute in questo testo - scritte di getto, su suggerimento degli stessi medici - illuminano invece il percorso di Alda Merini nell'intervallo in cui il processo creativo si era interrotto a causa della malattia: la sofferenza angosciosa, gli incubi prodotti dalle pesanti terapie, la nostalgia delle figlie, la gratitudine per i segni d'amore ricevuti da qualche compagno di sventura e soprattutto, la fiducia nell'uomo "dolce e romantico", vestito dal camice bianco, che le ha restituito il dono salvifico della poesia.
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