Sinossi

"Il pensiero che si pronuncia contro i 'valori' non sostiene che tutto ciò che viene dichiarato come 'valore', la 'cultura', l''arte', la 'scienza', la 'dignità umana', il 'mondo' e 'Dio', siano senza valore. Si tratta piuttosto di capire finalmente che proprio quando si caratterizza qualcosa come 'valore', ciò che è così valutato viene privato della sua dignità." (Martin Heidegger: Lettera sull'umanismo). "Nei miei scritti, liberamente fluenti da ciò che è profondo e svincolato dalle gabbie della sintassi e della grammatica, tutti i cosiddetti valori vengono bruciati per illudersi che il vero significato del nostro essere possa scaturire dall'abbattimento di idoli retorici quali la 'democrazia', lo 'Stato', il 'danaro', la 'posizione sociale', la 'carriera', la 'politica', la distinzione manichea del 'bene e del male'. In questo romanzo, come nel precedente, "Il Muro e l'Ombra", ove gli idoli da abbattere erano l'assolutismo, la democrazia, la libertà, la rivoluzione, altri falsi valori vengono gettati via nel vento pozzolanico di una lontana periferia del mondo ove la democrazia sfocia nel dominio assoluto della volontà di potenza da cui nasce la degradazione e la corruzione dell'uomo, anche antropomorfica. Nel fosco clima tropicale e pozzolanico di un'immaginaria democrazia sudamericana, las Republica de Basura, locus horribilus, la volontà di potenza continua a nutrirsi, simile ad un Minotauro, delle anime putrefatte di un popolo destinato."