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Editore: Maggioli Editore
Reparto: Manifatture per specifici usi
ISBN: 9788891650719
Data di pubblicazione: 30/11/2021
Numero pagine: 188
Forse non tutti sanno che la meccanica del primo revolver moderno era... di legno: la intagliò un giovanissimo Samuel Colt nel 1831, di ritorno da un viaggio in India dove, in una armeria di Calcutta, vide per la prima volta un revolver Collier a pietra focaia e a rotazione manuale del tamburo. Il funzionamento del congegno di blocco del verricello di carico del veliero sul quale navigava gli fornì l'ispirazione per un meccanismo di rotazione finalmente efficace, capace di risolvere con efficienza il problema della ripetizione del colpo che, sin dai tempi antichi, assillava gli inventori. Era nato il revolver. Nella corsa tecnologica verso la ripetizione dello sparo arrivarono dunque prime le rivoltelle, ma nel 2019 con la sua fortunata opera sulla dinamica dei sistemi di chiusura Attilio Selvini privilegiò le pistole semiautomatiche. Ora ritorna, con Luca Soldati, a esaminare la meccanica dei revolver con uno studio che non pretende di essere esaustivo, ma solo divulgativo, e che vuole illustrare come innumerevoli progettisti abbiano cercato di migliorare il congegno di Colt nell'ambito di una diatriba che dalla fine del XIX secolo divide il mondo degli appassionati di armi corte: se siano meglio le pistole oppure i revolver. Questo agile libretto porta dunque il lettore attraverso i due secoli delle più significative invenzioni che hanno cercato di innovare un'idea brillante che, nella sua pratica semplicità, resiste pressoché immutata dal 1835.
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