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Editore: Franco Angeli
Reparto: Urbanistica e arte del paesaggio
ISBN: 9788891781741
Data di pubblicazione: 29/04/2019
Numero pagine: 298
Collana: Studi urbani e regionali
La modernizzazione delle città nel corso del XIX secolo è perseguita attraverso una serie, non sempre coordinata, di azioni volte a modificare lo spazio urbano perché rispondesse meglio alle esigenze del progresso incalzante e delle borghesie urbane emergenti. In Italia, peraltro, a partire dal 1860 la questione si connette con la costruzione del nuovo Stato unitario e con la necessità di integrare con il resto della Nazione le regioni annesse dopo l'azione garibaldina. In questo quadro, anche nelle piccole città, anche nell'interno di una regione, la Sicilia, già allora destinata alla marginalità rispetto alle dinamiche nazionali, determinano i loro effetti fatti di inedita rilevanza: il progressivo affermarsi del trasporto su ruota, la necessità di dotare le città di dispositivi necessari a tutelarne le condizioni igienico-sanitarie, quella di realizzare un sistema di edifici pubblici attraverso i quali erogare i servizi che lo Stato unitario doveva garantire, l'esigenza di nuovi luoghi pubblici di autorappresentazione della classe emergente, quella borghesia urbana plurale che, anche in centri minori, presentava una estensione superiore alla media. Le vicende che riguardano Piazza Armerina, città capo-comarca dalla fine del XVI secolo, poi capoluogo di distretto dal 1817, quindi sottoprefettura fino al 1927, sono rappresentative di ciò che accade nelle città-nodo del sistema insediativo siciliano tra gli anni della riforma borbonica e l'inizio del XX secolo. Il volume raccoglie gli esiti di una ultraventennale attività di indagine svolta in numerosi archivi e disvela la pervasiva e definitiva modificazione dello spazio urbano determinata a seguito di quelle innovazioni.
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