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Editore: Giappichelli
Reparto: Diritto
ISBN: 9788892102491
Data di pubblicazione: 19/02/2016
Numero pagine: X-140
Il cibarsi viene efficacemente definito come uno "dei gesti antropologicamente più densi". Quando ci si nutre, infatti, ci si conforma ad una ritualità radicata nel tempo e trasmessa attraverso i canali di comunicazione e le stratificazioni tipiche delle tradizioni culturali e religiose. Le modalità dell'alimentazione di un popolo sono certamente una parte fondamentale della cultura dello stesso, ed è perciò che tali comportamenti sono intrisi di matrici di senso capaci di condizionare le abitudini e quindi le scelte delle persone anche sul mercato e nel mercato. L'interesse del giurista su tale tematica è legato alla caratterizzazione dell'alimentarsi come diritto al cibo e diritto sul cibo. Le religioni svolgono in tale prospettiva un ruolo decisivo. Esse producono canoni alimentari frutto delle loro tradizioni e liturgie che si traducono a volte in meri consigli ma più spesso in precetti di obbligatoria osservanza per il fedele. Sono quindi regole, per l'appunto "canoni", criteri di vita condotta armoniosamente quale "arte di stare al mondo". Il diritto ad alimentarsi secondo la propria fede è esercizio del fondamentale diritto di libertà religiosa, si può infatti parlare opportunamente di una libertà religiosa alimentare. Direttamente connesso al problema del cibo vi è quello ecologico, non solo di ecologia ambientale ma anche di "ecologia umana".
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