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Editore: Giappichelli
Reparto: Diritto
ISBN: 9788892123755
Data di pubblicazione: 23/09/2022
Numero pagine: 200
Collana: Ethos/nomos
Il tema della normatività può essere visto, in particolare nel recente dibattitto anglossassone, come il tentativo di fornire un quadro unitario e più completo alle ricerche svolte, in ambiti diversi, con riferimento a termini quali "valore", "buono", "dovere", "obbligo", "giustificazione". La normatività rappresenta un fenomeno comune agli argomenti di queste ricerche che, tuttavia, lo hanno individuato solo in modo imperfetto e incompleto. Questo tentativo è stato intrapreso, in particolare, nell'ambito della metaetica che ha sviluppato un ulteriore (e più generale) livello di riflessione dedicato alla metanormatività. Questo ampliamento ha determinato sia la possibilità di applicare ad altri ambiti l'indagine metanormativa (ciò è valso in particolare per la general jurisprudence), sia quella di utilizzare le categorie e le posizioni metaetiche per l'analisi della normatività. In questo testo, la ricerca sulla normatività viene svolta alla luce della contrapposizione tra cognitivismo (realismo, oggettivismo) e non cognitivismo e del tentativo di tenere presente le due posizioni. Questo studio cerca di definire la normatività alla luce di una teoria ibrida che, con riferimento alla posizione di S. Finlay, la inserisce tra fatti normativi e atteggiamenti/stati mentali individuali (credenze, desideri, scopi). Questa analisi viene applicata a schemi di regolazione sociale, in particolare al diritto, al fine di valutare qual è il suo tipo di normatività (formale o robusta). L'esito, dopo la messa in discussione del modello che lega la normatività del diritto alle ragioni (J. Raz), è la formulazione, a partire dall'idea del diritto come artefatto istituzionale, dell'ipotesi di una normatività frammentata.
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