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Editore: Giappichelli
Reparto: Diritto
ISBN: 9788892134959
Data di pubblicazione: 26/06/2020
Numero pagine: 496
Collana: Studi di federalismi.it
Il riferimento al "dovere" e alla sua "violazione", per tipizzare la "condotta" del reato, si caratterizza per l'esporsi frequentemente a due forme di elusione: per carenze della legge, a causa di una insufficiente determinazione astratta della corrispondente qualificazione, consistente nella speciale anti-doverosità della condotta tipica; per carenze dell'applicazione giurisprudenziale, a causa di un'insufficiente attenzione del giudice alla "fisionomia" di tale anti-doverosità nella sua veste di elemento normativo-giuridico, quale risulta sia dalla generale configurazione dello stesso, sia dalle plurime figure in cui l'anti-doverosità della condotta viene specificata nelle fattispecie penali. Con i rischi, molto concreti, di un'interferenza tra poteri là dove in particolare il giudice penale si trovi a valutare l'illegittimità dell'atto amministrativo, nella sua natura di elemento del reato, trovandosi anche a dover stabilire quali siano i limiti del sindacato penale ove si tratti di attività discrezionale del pubblico amministratore. Il tema, nella complessità, spesso enigmatica, della formazione del diritto penale contemporaneo nel labirinto delle sue fonti, rimanda alle garanzie costituzionali poste a tutela delle libertà fondamentali della persona, che sollecitano l'esigenza di adeguati rimedi legislativi per cementare la "determinatezza" delle fattispecie criminose segnate dall'elemento della "speciale" inosservanza del dovere giuridico. Rimedi, del cui possibile concepimento si fa carico il volume con proposte che intende mettere a disposizione del dibattito scientifico e politico-criminale.
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