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Editore: Giappichelli
Reparto: Diritto
ISBN: 9788892146006
Data di pubblicazione: 01/02/2023
Numero pagine: 288
Collana: Studi di diritto penale costituzionale ed europeo
Il diritto al silenzio si pone al centro di dinamiche evolutive sia a livello sovranazionale che nazionale. Lo studio affronta le ricadute di tali dinamiche sul diritto punitivo, anche alla luce del "formidabile" strumento di estensione - oltre che di armonizzazione - delle garanzie rappresentato dalla duttile nozione autonoma di "materia penale". Proprio il diritto fondamentale al silenzio, infatti, in quanto principio chiave nel contesto costituzionale del diritto di difesa, costituisce un imprescindibile parametro per decidere della legittimità costituzionale degli obblighi di autoincriminazione imposti dal legislatore. In particolare, l'indagine è volta a verificare se le dinamiche evolutive del diritto al silenzio possano offrire "nuova linfa" alle tesi che prospettano la valenza sostanziale del nemo tenetur se detegere, con la conseguente possibilità di ritenere non punibili dichiarazioni autoindizianti sebbene imposte da norme finalizzate alla tutela di interessi ulteriori e diversi rispetto a quelli riconducibili ad esigenze meramente accertative. Muovendo dall'analisi dei profili problematici posti dalla fattispecie di ostacolo alle autorità pubbliche di vigilanza di cui all'art. 2638 c.c., nella parte conclusiva dello studio si tenta di delineare un possibile statuto garantista degli obblighi collaborativi che sia in grado di conciliare l'innegabile rilevanza dello scambio di informazioni all'interno dei sistemi di vigilanza bancaria e finanziaria con il necessario rispetto delle garanzie fondamentali del diritto punitivo, sia processuale che sostanziale.
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