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Questo volume esce nella collana Scritti in occasione del centenario della nascita dello scrittore Paolo Volponi, noto non solo per le indiscusse opere letterarie narrative e poetiche ma anche per un vivo e prolungato interesse verso l'ambito artistico. Si tratta della prima antologia organica degli scritti di Volponi sulle arti, composti tra il 1956 e il 1994, in cui è presentato un aspetto conosciuto, ma poco letto, di uno tra i maggiori scrittori del secondo novecento. L'interesse profondo per le arti e per il collezionismo ha reso Volponi famoso anche per il profilo di dirigente e consulente per case d'asta. La novità degli "Scritti di critica 1956-1994" a cura di Luca Cesari, estetico e critico, è quella di aver restituito, assieme al noto, lo sconosciuto della vasta produzione volponiana. Mancava sino a oggi l'iniziativa di raccogliere in un libro questo straordinario corpus non documentato della sua potente scrittura, di riunire, ben oltre i materiali sino a oggi censiti, tali avvincenti ma irreperibili pagine dedicate a "una costellazione progressiva, di personaggi-artisti che son 'casi', 'irregolari', acentrici, 'di qualsiasi scuola e corrente', sincronizzati sulla virulenza, scelti a uno a uno per tendenze individualizzate e non perché conformi a un certo codice di inclusione o militanza". Il volume fa parte di "Scritti", una collana di antologie scelte, affidate ogni volta a curatori, studiosi diversi che raccolgono saggi e articoli, spesso difficilmente reperibili. Testi, ritrovati e riscoperti, riuniti in corpus consistenti che propongono letture talvolta difficili e sfidanti, a cui rivolgersi e tornare anche oggi "in un momento di crisi della critica d'arte nel nostro Paese".
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