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Editore: Orthotes
Reparto: Psicologia
ISBN: 9788893143301
Data di pubblicazione: 16/03/2022
Numero pagine: 286
Collana: Phi/psy
Per Freud l'astronomia copernicana, l'evoluzionismo darwiniano e la scoperta dell'inconscio avevano relegato l'uomo alla periferia dell'universo: non ne occupava più il centro come aveva creduto per millenni. Jacques Lacan ha completato l'opera della distruzione dell'illusione umanocentrica: l'uomo è scarto, residuo. Di più: escremento, spazzatura e detritus. Il libro ricostruisce questa tesi estrema sull'essenza dell'uomo mettendo a confronto l'insegnamento lacaniano con i più vari aspetti della produzione culturale soprattutto novecentesca: in primo luogo, la letteratura (Gide, Poe, Blanchot), poi la filosofia (il decostruzionismo, la ricerca genealogica di Michel Foucault, il pensiero di Bataille e l'ermeneutica di Ricoeur), quindi il campo delle scienze umane (Saussure, Lévi-Strauss) e la logica moderna e la teoria degli insiemi (Boole, Cantor). Per arrivare alla fine a ipotizzare un nuovo discorso sulla natura dell'umano, e dunque una nuova antropologia: l'antropologia dei rifiuti.
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