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Editore: La Vita Felice
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788893460941
Data di pubblicazione: 04/05/2017
Numero pagine: 117
Traduttore: Compagnoni L.
«Per chi ha conosciuto Marx nessuna leggenda è più ridicola di quella che lo raffigura come un uomo scorbutico.» Queste parole appartengono a Eleanor, la figlia del filosofo tedesco dall'aria burbera. Qualcuno potrebbe pensare che una figliola sia sempre di parte nel descrivere il proprio padre... Eppure, leggere qualche opera di Marx non fa che confermare quegli attributi così sorprendenti di cui fa menzione Eleanor. Nel 1837, il diciannovenne Karl invia a suo padre un bizzarro regalo di compleanno: alcuni capitoli del manoscritto intitolato "Scorpione e Felice". Più che un romanzo è un antiromanzo, pervenutoci in forma frammentata. Lo scritto giovanile di Marx non sembra un'autentica narrazione. La storia di Scorpione, Felice, Merten, Greta, si sfilaccia, un po' per l'assenza di numerosi capitoli andati perduti, un po' per l'attenzione dell'autore che sembrava rivolta a tutt'altro. Infatti, i brevi episodi narrativi sono intercalati da lunghe e brillanti divagazioni. Il giovane studente in filosofia non era ancora il grande pensatore che tanto peso avrebbe avuto nella storia del mondo, ma dai frammenti di "Scorpione e Felice" trapela una cultura già vasta, e quello spirito polemico, decostruttivo che troverà soddisfazione anni dopo nelle critiche a Hegel, a Feuerbach, ai socialisti utopisti come agli economisti classici, fino a porre il sistema e il metodo marxisti in ostilità contro l'impianto capitalistico-borghese.
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