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Editore: Le Lettere
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788893661348
Data di pubblicazione: 11/06/2020
Numero pagine: 270
Collana: Pan
Dina Ferri, primonovecentesca «poetessa pastora » delle campagne senesi prematuramente scomparsa poco più che ventenne, era abitata dalla poesia. Il suo "Quaderno del nulla", apparso per la prima volta postumo nel 1931, che qui si ripubblica accompagnato da suoi testi inediti finora del tutto sconosciuti, lo dimostra. È certo che una morte troppo prematura non consentì alla voce della Ferri di dispiegarsi e sviluppare compiutamente un graduale e articolato percorso di crescita e affinamento del suo dono, ma già quello che il suo libro e i testi a esso affiancabili propongono al lettore è sufficiente a situare in maniera significativa e indelebile la sua figura e il suo operato nel panorama della poesia italiana di primo Novecento. Spetta di diritto all'«incompiuto canto» di Dina Ferri questo posizionamento storiografico culturalmente fondato, accertabile sulla base di quelle stesse conoscenze letterarie (la poesia di Pascoli in primis) di cui la giovane poteva disporre e che la sua produzione rende di primo acchito apprezzabili. Un pascolismo a sfondo naturale dipendente in primo luogo da Myricae che alla Ferri era possibile originalmente rivivere a contatto con la sua natura, secondo la propria quotidiana esperienza di contadinella vissuta tra i campi, i boschi e le pareti della sua casa (un «povero casolare da presepe» secondo Aldo Lusini). Una ragazza dedita al pascolo e alle fatiche rurali prima ancora che agli estetici lavori di ricamo che tanto le piacevano e a quella scrittura rivelatasi presto, per lei, come lo spazio espressivo d'elezione. (dall'Introduzione di Marco Marchi). Pubblicato postumo nel 1931 per le cure di Piero Misciattelli presso la casa editrice Treves di Milano, il "Quaderno del nulla" di Dina Ferri comprendeva una scelta di poesie e prose attinte da un quaderno su cui la Ferri aveva via via trascritto dai suoi elaborati scolastici ricordi, storie e impressioni della sua vita trascorsa fra i lavori dei campi e le amate letture. Alla riproposta della prima storica edizione del libro, questo volume affianca un nucleo consistente di testi finora inediti tratti dal testimone autografo superstite del "Quaderno del nulla" custodito nell'archivio di famiglia. Introduzione di Marco Marchi.
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