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Editore: Le Lettere
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788893664134
Data di pubblicazione: 10/11/2023
Numero pagine: 358
Collana: Novecento/duemila
Un papà, che è anche un poeta, racconta alla figlia bambina, prima che si addormenti, una fiaba. Lo fa ogni sera, inventandola e recitandola seduta stante. Poi, a mano a mano, prende la decisione di scrivere tutte le storie che il cuore e la fantasia gli hanno dettato. E di scriverle nel suo dialetto marsalese, le cui parole sono antiche, dure, sonore. Un dialetto che dà forma, l'unica forma possibile, all'evento del "cuntu", il racconto orale della tradizione siciliana. Tra i protagonisti di questi ventuno racconti annoveriamo volpi e lombrichi, ricci e maiali, lucertole e gazze ladre. Anche gli uomini hanno diritto, certamente, ad apparire in questo microcosmo narrativo rurale, governato da leggi che la voce del narratore, con sapiente naturalezza, rivela a poco a poco. Ma la presenza umana non è mai sottolineata gerarchicamente, e si direbbe che l'importante, nel libro, è l'appartenenza di tutti, uomini e bestie, al passeggero destino di esistere. Nino De Vita ha cominciato a lavorare ai suoi racconti in dialetto nel lontano 1989 e non ha mai smesso, da allora, di arricchirli e affinarli. I "Cùntura" sono, per questo, una parte speciale e unica della sua produzione, e l'unico libro dove il racconto scaturisce direttamente dall'oralità. Un ritorno sorprendente alla poesia, maturata nell'arco di più di trent'anni, da parte di una voce tanto appartata quanto essenziale del nostro panorama letterario, che nel corso del tempo ha ottenuto l'attenzione e il riconoscimento di alcuni dei maggiori intellettuali del Novecento come Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Leonardo Sciascia ed Enzo Siciliano. Prefazione di Raffaele Manica.
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