Sinossi

L'obiettivo di questo contributo, è quello di far luce su un tema di assoluta centralità per la tenuta democratica di un sistema politico: quello della formazione professionale rivolta agli appartenenti ai corpi di polizia. Il passaggio da un modello di polizia militare ad uno sulla carta compiutamente civile sancito dall'approvazione della Legge 121/1981. Tale cambio di natura ordinamentale imponeva un drastico ripensamento della formazione professionale. Raccontare questa storia significa perdersi in un cortocircuito determinato dal continuo alternarsi di principi e valori propri della Legge di riforma con un modello di polizia e pratiche comportamentali provenienti dal recente passato "con le stellette". Prova evidente delle manchevolezze insite nel percorso di democratizzazione del Corpo viene fornita dalla tragica storia della "Uno Bianca", di cui si parlerà attentamente all'interno di questo volume. Tale vicenda, seppur riconducibile alle gesta criminali di singoli appartenenti all'istituzione, ha la capacità di far emergere in maniera prorompente il persistere di una cultura xenofoba, intollerante, violenta e fascistoide in alcune frange degli apparati di pubblica sicurezza.