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Editore: Orthotes
Reparto: Metafisica
ISBN: 9788897806851
Data di pubblicazione: 19/11/2014
Numero pagine: 226
Collana: Ricercare
Gli atlanti geografici illustrano terre acque mondi, la superficie terrestre tutt'intera, o ne selezionano parti. Ogni atlante disegna e narra: ma da un punto di vista prescelto e mantenuto fisso. Un racconto fatto di immagini, nomi, cifre, mappe, proporzioni, prospettive. Elementi che fanno il mondo. Questo saggio di Guido Boffi perlustra le vie di una narrazione "geoestetica" provando a scompaginare il racconto principale collegato alla nascita della cartografia moderna: la storia che organizza e giustifica giuridicamente la conquista coloniale e l'espansione delle potenze europee. Tale nucleo teorico è ricercato traversando diagonalmente lo spessore del concetto di "migrazione", qui ripreso per contribuire a una visione polifocale sui mondi delle arti, delle poetiche, delle estetiche, sugli spostamenti degli immaginari, sulla costruzione di sensibilità e memorie. Gli otto capitoli di cui si compone il testo presentano analisi di opere differenti per epoche, materiali, generi, stili: il Tempio malatestiano di Leon Battista Alberti; Mnemosyne. L'Atlante delle immagini di Aby Warburg; il poema Il levriero di Tiepolo di Derek Walcott; le Mappe di Alighiero Boetti; il saggio Il narratore di Walter Benjamin. Warburg costituisce uno dei due fuochi attorno ai quali si descrive una sorta di ellisse che trova nel multiforme pensiero di Édouard Glissant l'altro fuoco fisso. Fuochi, fogli, tavole, mappe di un atlante che abbiamo davanti.
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